Dry Manicure – La durata del trattamento non cambia, il risultato sì
La durata del trattamento non cambia, il risultato sì (soprattutto in termini di resa del colore). Ecco perché la manicure “a secco” piace sempre di più. La fase dell’ammollo, in cui i polpastrelli sono lasciati riposare in una bacinella d’acqua tiepida – non è più contemplata.
Una tecnica a secco utilizzata da tempo in Giappone, Russia e in California, che non prevede l’utilizzo dell’acqua e nel caso della pedicure anche degli strumenti taglienti.
Tra le migliori al mondo in fatto di Nail Art
La dry manicure viene anche chiamata “manicure russa” perché è utilizzata moltissimo dalle onicotecniche russe, peraltro tra le migliori al mondo in fatto di nail art. Molto diffusa anche in California, è sempre più utilizzata anche in Italia.
Una tecnica che promette di far durare anche di più lo smalto e che prevede l’utilizzo della fresa che rende mani e piedi perfetti.
“Nella dry manicure – o manicure californiana, com’é chiamata in onore del luogo dove ha cominciato a diffondersi – il compito di ammorbidire la pelle attorno all’unghia è affidato a prodotti ad hoc. Nella maggior parte dei casi si tratta di soluzioni in gel o in crema a base di alfaidrossiacidi: non presentano controindicazioni e possono quindi essere utilizzati anche a casa. Più aggressivi, i liquidi che contengono idrossido di sodio sono invece relegati all’uso professionale: per la loro composizione, hanno il potere di sciogliere i legami tra cuticole e unghia. “Una volta applicati e lasciati agire dai 2 ai 3 minuti (5 al massimo), consentono di intervenire con uno spingipelle ed eliminare visivamente le cuticole”,
Le cuticole non si ancorano alla superficie dell’unghia
La cura che viene dedicata alla rimozione delle cuticole è la stessa. Il problema è che, mettendo le cuticole a bagno, si corre il rischio che si “ancorino” alla superficie dell’unghia, specialmente se sono naturalmente basse. Nella Dry Manicure, per ammorbidire le cuticole, si utilizzano prodotti ad hoc.